Testimonianza di Marco e Monica: dopo due anni con la bambina
Due anni dopo ....
Le nostre creature sono cuccioli feriti. Le loro ferite non si possono curare completamente, possiamo solo fare tutto il possibile perché si rimargino nel miglior modo , e perché le cicatrici ,che inevitabilmente rimarranno, siano un prezioso segno distintivo di una storia personale unica.
Passato l’entusiasmo dell’essere diventati una famiglia, finiti i giri delle presentazioni a parenti amici, trascorso il periodo di assestamento, inizia la vita vera. E con quella anche le giuste e inevitabili difficoltà.
In primo luogo, anche se ci si vergogna a pensarlo, ogni tanto si rimpiangono i propri spazi, i tempi, la vita sociale facile di prima. Perfino andare dall’estetista diventa un’impresa, per non dire una cena romantica a due!
Poi, più importante, il nostro tesoro ha un’età anagrafica che spesso non corrisponde al suo effettivo sviluppo corporeo e mentale, effetto inevitabile delle privazioni affettive prima che ci incontrasse. Così nel nostro nido, la nostra casa, tutto è compreso, rivalutato, rielaborato , protetto, mentre fuori tutti si aspettano altro , e di più. Perciò ci si trova nell’occhio di un ciclone sociale che rischia di travolgerci.
Le istituzioni non sono ancora o mai abbastanza preparate per accogliere i nostri bimbi speciali, per cui ci troviamo ad essere costantemente pionieri in territori inesplorati .Dobbiamo spiegare, dare indicazioni, fare da tramite con la burocrazia. Diventiamo degli specialisti su norme che non sapevamo nemmeno esistessero, e INPS, ULSS, Decreti , Circolari, non hanno più segreti per noi.
Ora, che ci crediate o no, questa è una grande fortuna.
Anche se faticoso.
Anche se è difficile.
Anche se è doloroso.
Si, perché noi sappiamo che dobbiamo dare sempre il massimo per i nostri bimbi, e offriamo loro un mondo di attenzioni speciali che li potranno aiutare a diventare degli adulti equilibrati e sereni.
E poi… quanta emozione nel vedere quel sorriso, quei capelli arruffati alla mattina presto, sentirsi chiamare “mamma”e “papà”!
Sono sensazioni che abbiamo tanto sognato, e che ora ogni giorno possiamo assaporare e ci danno tutta la carica necessaria per affrontare la quotidianità di una famiglia, nella sua straordinaria normalità e nella sua normale straordinarietà.